La danza nell'Antico Egitto


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Inauguriamo il primo viaggio all'interno della storia della danza con l'Antico Egitto. 

Da sempre mistero e fascino avvolgono le antichità egiziane. Prima i Greci e poi i Romani si lasciarono sedurre dalle bellezze enigmatiche di cui è cesellato il territorio attraversato dal grande fiume Nilo. La valle dei templi, la piana di Giza, le piramidi e le tombe, i sarcofaghi e le mummie e la scrittura geroglifica hanno da sempre alimentato la curiosità di un Egitto misterioso, di una civiltà capace di cose mirabili. E le sue danze non sono certo da meno. 

La storia dell'Antico Egitto dura più di tremila anni e ogni fenomeno che si voglia analizzare, danze comprese, deve essere inserito all'interno di un flusso temporale molto vasto, che va dal V sino al II millennio avanti cristo. Non è facile, quindi, ricostruire il passato di un fenomeno storico quando la civiltà che lo ha prodotto si estende così tanto nel tempo. Lo stesso si dovrà dire delle danze, poiché esisterà un modo di ballare e di concepire musica e danze più antico e uno più moderno per tutto il tempo in cui è durata la vastissima civiltà antico-egiziana. Per questo motivo in questo articolo si parlerà di danza dell'antico egitto in maniera generale, senza intramprendere un viaggio troppo lungo e di difficile ricostruzione all'interno di più di trenta secoli di storia egiziana. 

L'Antico Egitto deputava molta attenzione alla danza e al ballo pubblico. Il Faraone allestiva veri e propri balli ufficiali da offrire al pubblico come spettacolo collettivo. La danza allora poteva essere vista come  uno strumento  per propagandare il potere del sovrano e per controllare attraverso lo spettacolo il popolo.

Oltre l'aspetto politico la danza nell'antico egitto aveva anche un'importantissima valenza religiosa. Danzatori erano chiamati a propriziare i culti misterici, a ricordare la resurrezione di Osiride, a offrire tributi alla dea Hathor. Proprio a questa dea venivano offerti balli in grado di rappresentare la potenza del Faraone, poiché la Dea era suo nutrimento e forza vitale. Queste danze collettive e sacre propriziavano la fertilità e la ricchezza di tutta la società egiziana.  


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Immagine tratta da www.storicang.it


Un'altra importante pratica coreutica erano sicuramente le danze funebri. Nell'Antico Egitto gruppi di danzatrici femminili seguivano il rito funebre, celebrando il defunto attraverso balli che ne ricordassero le azioni in vita. Le danzatrici, inoltre, accompagnavano la persona scomparsa nell'aldilà, ingraziandosi la dea Hathor in attesa del giuzio che secondo la tradizione religiosa egiziava aspettava a tutte le anime. 

Esistevano diverse tipologie di movimenti, i quali dividevano le danze in almeno quattro forme: iba (danza lenta), khebet (danze saltate), keskes (danze sincopate), tjenef (danze mimate). 

Le vesti erano delle più disparate, si andava da ricchi abiti che ornavano danzatori e danzatrici con granbiuli e sciarpe attorno al petto, a ballerine più nude, vestite solo di pochi oggetti e gioielli per aumentarne la sensualità. 




Immagine tratta da Wikipedia

Nell'Antico Egitto la musica era già molto sviluppata. Melodie prodotti da strumenti a fiato e a corda, come flauti, antico-clarinetti, arpe e ritmi prodotti da tamburi, idofoni e sistri. Proprio quest'ultimo strumento, il sistro, veniva impiegato dalle danzatrici nei balletti sacri, si credeva, infatti, che avesse un potere mistico capace di avvicinare gli uomini all'aldilà e agli dei. 


Immagine tratta da www.eventivenetando.it


In questo modo le danzatrici attraverso il ballo e la musica costruivano un passaggio tra mondi, mettendo in contatto la terra con lo spazio metafisico abitato dagli dèi. La musica e la danza ssumevano un valore mistico e religioso che continueranno ad avere anche in altri tempi e in altre civiltà.  


(alcune informazioni liberamente tratte da https://www.storiadelladanza.it/la-danza-nellantico-egitto/, ndr). 


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