I teatri più importanti di italia
Teatro alla Scala
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| Teatro alla Scala, immagine tratta da Wikipedia |
Il Teatro alla Scala è uno dei più antichi teatri operistici del mondo. Nato nel 1778 dal progetto di Giuseppe Piermarini, nel corso degli anni ha ospitato numerosi artisti entrati nella storia della musica, rendendo Milano una delle capitali di questa splendida arte.
Da Verdi a Rossini, da Toscanini alla Callas, sono tantissimi i nomi della musica che ne hanno solcato il palcoscenico.
Il teatro, inoltre, ospita anche il coro, l'orchestra, la filarmonica e il corpo di ballo, caratteristiche che completano l'offerta artistica e fanno "della Scala" arena musicale preminente nel mondo.
San Carlo di Napoli
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| Teatro San Carlo, immagine tratta da Wikipedia |
E' il primo teatro operistico del mondo, il primo a istituire una scuola stabile di danza. Costruito nel 1737 su progetto di Giovanni Antonio Medrano, fu modello per tutti i teatri d'Europa, prestigio di una Napoli illustre capitale europea. Oggi è riconosciuto dall'Unesco come patrimonio dell'umanità.
Al suo interno hanno trovato fama i più grandi artisti della storia della musica. Ospitò musicisti immortali quali Händel, Haydn e Mozart, che visitò il teatro con il padre Leopoldo nel 1770. Rossini ebbe al San Carlo i suoi più importanti successi e così fu per Verdi, Donizetti e tanti altri "mostri sacri".
Oggi è uno dei punti di riferimento della stagione internazionale della musica, un capolavoro, vanto di Napoli e dell'Italia.
La Fenice di Venezia
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Teatro La Fenice di Venezia, immagine tratta da Wikipedia |
Tra i più bei teatri di Italia e del mondo non può mancare il teatro d'opera "La Fenice" di Venezia. Costruito tra il 1789 e il 1792, il teatro nasce dal desiderio della Società palchettisti veneziana di avere un'arena senza dover dipendere da altri proprietari. Alla Società, infatti, avevano tolto la gestione del più importante teatro di allora, il San Benetto, così, per rifarsi del torto subito, i soci decisero di costruire un nuovo edificio, migliore e più bello di tutti gli altri teatri di Venezia.
Fu così che nacque il teatro La Fenice. Che deve il nome alla mitologia greca, all'uccello rosso porpora capace di risorgere dal fuoco dalle proprie ceneri. Quando, a fine Settecento, il nome fu scelto dalla Società palchettisti di Venezia voleva solamente ricordare la capacità dei soci di riuscire a diventare nuovamente proprietari di un teatro d'opera. Nessuno pensava che in quel nome vi fosse un destino. Ma nomina causa rerum sunt, si dice. E pare proprio che la storia tragica e luminosa del teatro veneziano abbia voluto confermare la massima latina.
Il Teatro "La Fenice", infatti, nel 1836 venne colpito da un primo incendio che causò la distruzione del magnifico sfondo settecentesco.
Un secondo e ancora più tragico incendio doloso, invece, colpì il Teatro il 29 gennaio del 1996, riducendo buona parte dello stabile in cenere. Ma come il nome che porta e il mito a cui si ispira, La Fenice riuscì a risorgere luminosamente dalle proprie ceneri. Famosa, infatti, la sua ultima ricostruizione secondo criteri filologici "com'era, dov'era", eseguita da A.T.I Holzmann su progetto del grande architetto Aldo Rossi.
Ad oggi il Gran Teatro la Fenice è uno dei templi della musica e del balletto più iconici e famosi del mondo.
Teatro Massimo di Palermo
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| Teatro Massimo di Palermo, immagine tratta da Wikipedia |
E' il più grande teatro d'opera di Italia, il terzo più grande d'Europa e quando venne inaugurato, sul finire del XIX secolo, fu invidiato da tutti i cultori della musica del mondo. E' il Teatro Massimo Vittorio Emanuele di Palermo, inaugurato nel 1897, costruito dai Rutelli e Machì, su progetto degli architetti Basile, padre e figlio.
Lo stile è neoclassico eclettico e si nutre del desiderio di colpire il suo pubblico con la maestà della sua grandezza che ricorda un tempio greco. E un vero e proprio tempio lo è stato, il Teatro Massimo, ospitando, nel corso di un secolo di vita, le più grandi opere della storia della musica.
Punta di diamante dei melomani Palermitani, il Teatro Massimo ancora oggi si impone con la sua grandezza tra gli edifici operistici più importanti di Italia e d'Europa.
Teatro Regio di Torino
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| Teatro Regio di Torino, immagine tratta da Wikipedia |
Quando Vittorio Amedeo II divenne re di Sardegna decise che Torino doveva avere un nuovo teatro, degno del nuovo regno. Fu così che negli anni venti del XVIII secolo venne dato l'incarico di progettare un teatro regio all'architetto Filippo Juvarra. Il progetto, tuttavia, dovette ancora aspettare un po' di anni per trovare compimento. Nel 1730 venne incoronato un nuovo re, Carlo Emanuele III, il quale, affidando l'opera al regio architetto Benedetto Alfieri, riusciì finalmente a erigere il nuovo teatro. Era il 1740. Il giorno dell'inaugurazione, il ventisei dicembre, si mise in scena l'opera Arsace, di Francesco Feo, diretta dal maestro Giovan Battista Somis.
Il Teatro Regio di Torino si distinse subito per la propria bellezza roccocò, attirando l'attenzione dei visitatori stranieri che proprio in quell'epoca iniziavano a visitare Torino e l'Italia, meta irrinunciabile del Grand Tour.
L'attività del Teatro si distinse nei decenni, diventando una delle mete più importanti del panorama musicale europeo sino al XX secolo, quando, nel 1936, un devastante incendio lo distrusse quasi completamente. Da allora iniziarono i difficili lavori di ricostruzione che terminarono solamente negli anni '70. L'ultima veste del Teatro Regio, infatti, progettata dall' architetto Carlo Mollino e dagli ingegneri Zavellani e Rossi, venne inaugurata il 10 aprile del 1973, alla presenza del Presidente della Repubblica, con l'opera I vespri siciliani di Giuseppe Verdi.
Negli anni '90 vi fu un'ulteriore modifica che destò, tuttavia, diverse polemiche perché modificò l'originale forma ad ostrica del Mollino. In ogni caso i tecnici del Regio dovettero mettere mano al boccascena migliorandone l'acustica e facendone, ad oggi, uno dei teatri più tecnologicamente all'avanguardia d'Europa.

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